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martedì 22 febbraio 2011

Chicken Little: è così sbagliato lo scientismo*?


Molte volte vengono formulate critiche al classico atteggiamento scettico della comunità scientifica nei confronti delle affermazioni paranormali o pseudoscientifiche.
Non è raro infatti che vengano accusati gli scienziati di avere una mente troppo chiusa , o, nei casi più gravi, di falsificare le prove affinché simili affermazioni non vengano divulgate, dandogli un tono di malafede.
La frase "la scienza non può sapere tutto" viene usata a sproposito per giustificare una propria opinione, ma la cosa strana è che i fenomeni da citati da questi signoroni, sono quasi sempre del tutto naturali e scientificamente falsificabili, anzi, molte volte, loro usano questo tipo di frase quando la loro spiegazione, pseudoscientifica, viene meno dopo una corretta revisione degli argomenti trattati.
Con questo non voglio dire che non esista qualche esponente scientifico troppo rigido con i suoi schemi, soprattutto se si parla dei membri con un età più avanzata, ma voglio affermare che una mente deve poter essere aperta, ma non a tal punto da collassare.
Questa questione ovviamente, è rivolta in modo molto esplicito dai fautori delle scie chimiche, degli ufo, e da coloro che credono molto bonariamente ai maghi o a chi, molte volte, ne cerca di fare le veci, celandosi spesso dietro un legittimo, sino a quando non viene imposto, credo.
In quest' ultimo caso, molte volte, magari involontariamente, le cose vengono a complicarsi, perché non solo si verificano fenomeni apparentemente inspiegabili e questi si usano come una prova, ma si cerca molte volte di forzare e di rendere verità scientifica ciò che non lo è, come per esempio l' esistenza di un dio creatore, la legittimità di imporre agli omosessuali terapie, o, sempre nel caso degli omosessuali, il divieto di adozione, seppure anni di studi scientifici invalidano queste affermazioni.
Quando ovviamente questo viene fatto notare, si rivela la natura fraudolenta di simili affermazioni, poiché, come nel caso degli sciachimisti, si evocano lobby , che possono essere di qualsiasi tipo (comuniste, ebraiche, gay, naziste, atee), per giustificare la presenza delle affermazioni a loro contrarie nelle letteratura scientifica.
Da notare inoltre che, quando piccole pubblicazioni sembrano favorirli, loro sono i primi a sfoggiarle (dove in questi casi finiscono le lobby non ci è lecito sapere...).
Per concludere:
Se nel nostro caro pollaio,  tutti avessero ascoltato la voce del sindaco  ed avessero indagato sulla natura del fenomeno, prima di giungere a conclusioni, molti di loro si sarebbero salvati, e magari un giorno, usando lo stesso tipo di scetticismo, avrebbero scoperto che qualcosa dal cielo effettivamente può piovere, ma che il cielo non è fatto di legno verniciato ed è molto più bello, variegato e complesso di quanto credevano.

Xodroont

*con il termine scientismo, non si intende la fiducia nella scienza come portatrice di concetti al di fuori del suo campo, ma  fiducia nel metodo scientifico, che se pur non perfetto, è il miglior sistema di conoscenza del mondo che ci circonda.

sabato 19 febbraio 2011

Vi presento "Anomaloche?"

Si sa, la natura è bizzarra, e lo è a tal punto da aver generato creature così bizzarre che la studiano.
E la studiano talmente tanto, da arrivare alla conclusione che essa sia bizzarra.
Con questo voglio affermare che, se proprio si deve prendere per vera la scala naturae, un artefatto il cui unico scopo è  mettere l'uomo al di sopra di tutte le creature viventi, allora questa dovrà essere basata nient'altro che sulla caratteristica sopra citata.
La Marcia del Progresso:
un esempio di
"scala naturae"
nella versione
post-darwin
Ma la cosa ancora più strana, risiede nel fatto che, se questa affermazione si rilevasse corretta, allora le posizioni successive non saranno necessariamente occupate dai nostri antenati, ma da quelle creature che per una serie di motivi, sono state considerate bizzarre da coloro che occupano il primo posto.
Il che, diciamolo, sarebbe un artefatto ancora più artificioso del primo. Noi infatti siamo soliti definire "bizzarre", due tipi di creature, quelle che hanno caratteristiche tali da sembrare troppo simili a noi, e quelle che, al contrario, sono totalmente diverse da ciò che conosciamo.
Nel primo caso, siamo molto disposti ad accettare questo fenomeno, catalogandolo come "buffo", nel secondo, invece, le cose cambiano, per il semplice fatto che, molte volte, siamo riluttanti nel riconoscere tutto quello che sfugge ai nostri schemi.
Il compito degli scienziati, a differenza di quel che dicono molti "pseudoscienziologi", è infatti quello di studiare il mondo che ci circonda, proprio per rilevare queste "anomalie", verificandole, per poi cercare di spiegarle.
Nella storia della scienza, questi episodi si sono susseguiti più di una volta ed uno degli esempi classici, divulgati in qualsiasi facoltà a stampo naturalistico, è proprio quello della scoperta delle argilliti di Burgess, una formazione rocciosa risalente al Cambriano, la quale presenta una fauna fossile unica.
Pikaia: uno dei primi cordati.
Questo giacimento fossilifero, fu ritrovato nel 1909 da Charles Walcott, il quale classificò molte delle forme presenti in raggruppamenti moderni, non comprendendo quanto questi fossero insoliti.
Con la prima revisione dei suoi studi e dei campioni da lui raccolti, effettuata soltanto sei decenni dopo da dei dottorandi di Cambridge, vennero per la prima volta riconosciute quelle forme uniche quali: Opabinia, Wiwaxia, Merella, Hallucigenia, Pikaia, ed uno strambo animale, prima conosciuto come una spugna, un gambero ed una medusa a forma di fetta d'ananas, chiamato Anomalocaris...




Ricostruzione di Anomalocaris




Xodroont